Cinque misteri affascinanti sull’Australia preistorica
La cultura aborigena offre uno sguardo affascinante sulle antiche società umane, risalenti potenzialmente alle prime migrazioni umane dall’Africa. Prima del contatto occidentale, la loro storia veniva trasmessa fedelmente attraverso le tradizioni orali, e solo tramite queste si poteva far luce sull’Australia preistorica.
Ancora oggi un mistero intrigante circonda l’arrivo degli esseri umani in Australia, che accendono vari dibattiti sul fatto se siano arrivati con barche primitive o a piedi attraverso ponti di terra.
Studi recenti suggeriscono una combinazione di entrambe le modalità di trasporto, con prove che indicano una migrazione tra 70.000 e 50.000 anni fa, quando le isole indonesiane, la Nuova Guinea e l’Australia erano collegate come Sahul.
Un altro aspetto affascinante è Wurdi Youang, un’antica disposizione in pietra di Victoria che si ritiene sia stata utilizzata per seguire antichissimi movimenti celesti, forse per scopi agricoli.
Ancora più sorprendentemente è il fatto che prove genetiche suggeriscono una connessione tra gli aborigeni australiani e le tribù amazzoniche, le quali sono una testimonianza di quanto potevano essere complesse le migrazioni antiche.
Inoltre, le tradizioni orali aborigene documentano in modo univoco l’innalzamento del livello del mare dopo l’ultima era glaciale, fornendo preziose informazioni sui cambiamenti ambientali preistorici. Uluru, una monumentale formazione di arenaria, racchiude un profondo significato culturale e racconti mitologici di accampamenti ancestrali e creature leggendarie, tra cui il diavolo Dingo e il Mala.
Tutti questi aspetti della cultura aborigena offrono una visione profonda dell’antico passato dell’umanità.
Per saperne qualcosa in più, vi consigli di visionare il video che vi propongo oggi.
Immagine di copertina: rielaborazione di pitture rupestri preistoriche aborigene rupestri di sagome umane. Fonte: gennaio /Adobe Stock
Formatesi presso l’Università degli Studi di Torino, dove ha conseguito la laurea triennale in Scienze dei Beni Culturali e la specialistica-magistrale in Storia del Patrimonio Archeologico e Storico-Artistico, si è specializzata all’Università degli Studi di Milano diplomandosi in Beni Archeologici. Libero professionista, si occupa di archeologia informatica e virtual heritage, allestimenti museali, grafica 2d e prodotti multimediali applicati ai Beni Culturali. Collabora con diversi enti pubblici e privati nell’ambito di progetti relativi la ricerca, valorizzazione, comunicazione e promozione dei Beni Culturali. Si occupa della creazione di percorsi culturali relativi all’intera Penisola italiana e dello sviluppo di contenuti (creazione di testi e produzione fotografica) per pubblicazioni cartacee e virtuali. Tra i suoi interessi di studio si hanno lo sviluppo di nuove tecniche e mezzi di comunicazione per la valorizzazione dei Beni Culturali e l’evoluzione della simbologia del potere tra Tardoantico e Altomedioevo.
