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Visita virtuale alla mostra “Raffaello 1520-1483”

Con il cinquecentenario dalla morte di Raffaello, vi propongo un’ulteriore alternativa per viaggiare nel tempo… comodamente da casa vostra.

Sul sito delle Scuderie del Quirinale di Roma è infatti possibile visitare gratuitamente “Raffaello.1520-1483”, la mostra chiusa al pubblico a inizi marzo a causa del dilagare dell’emergenza sanitaria relativa al Coronavirus.

Tramite una serie di video-racconti, approfondimenti e incursioni nel backstage sarà possibile visitarla virtualmente. Si potranno percorrere le sale, che custodiscono capolavori provenienti dalle collezioni dei più importanti musei al mondo, per un totale di 204 opere, 120 dello stesso Raffaello tra dipinti e disegni.

Un modo per consentire al pubblico di ammirare, anche a distanza, lo splendore dell’arte di Raffaello e la grandiosità del progetto espositivo, nell’intento di condividere cultura e bellezza con il maggior numero possibile di persone in un momento critico come quello che stiamo vivendo.

“In un momento così difficile, è importante che le istituzioni culturali facciano la propria parte e rendano accessibile a tutti l’arte di cui sono custodi. Le Scuderie del Quirinale rispondono a questa chiamata proponendo un palinsesto di attività online che, a partire dalla visita virtuale, permetterà di conoscere e di ammirare la maestria di Raffaello e le tante opere riunite eccezionalmente in questa grandiosa esposizione”

– Mario De Simoni, Presidente Ales – Scuderie del Quirinale

Sarà quindi possibile ascoltare il racconto dei curatori e partecipare virtualmente agli incontri ospitati a palazzo Altemps prima dell’apertura al pubblico dell’esposizione. Da Silvia Ginzburg, che affronta il tema della giovinezza di Raffaello, ad Antonio Natali, che racconta il periodo fiorentino del pittore, fino ad Alessandro Zuccari, che ne approfondisce l’attività nella Capitale.

Tanti i contributi offerti anche dai curatori della mostra e da importanti studiosi che, attraverso pillole video, approfondiranno le opere e le grandi tematiche relative all’arte di Raffaello. La serie, introdotta dalla curatrice Marzia Faietti con “Qualche ragione, tra le tante, per amare Raffaello”, partirà con Matteo Lafranconi, curatore e Direttore di Scuderie del Quirinale, cominciando proprio dal punto in cui parte il percorso espositivo, con “La morte di Raffaello”. A seguire, i co-curatori Francesco Di Teodoro e Vincenzo Farinella approfondiranno la lettera a Leone X, il progetto di Villa Madama, il rapporto di Raffaello con l’antico, con i suoi committenti e gli anni della gioventù. Infine, lo studioso Achim Gnann presenterà una riflessione su “Raffaello e Giulio Romano”.

Una passeggiata in mostra

La mostra è al buio, dormiente. Per questo condividiamo con tutti voi questa appassionata passeggiata in mostra ricordando la stupenda luce dei capolavori esposti. Un susseguirsi, sala dopo sala, di volti, sguardi e gesti di straordinaria bellezza.

Il backstage della mostra “Raffaello 1520-1483”
Qualche ragione tra le tante per amare Raffaello

Marzia Faietti, curatrice della mostra, introduce questa serie di approfondimenti sulla mostra Raffaello 1520-1483 rispondendo a una semplice domanda: quali sono le ragioni per amare Raffaello?

La morte di Raffaello

Matteo Lafranconi, direttore delle Scuderie del Quirinale e curatore della mostra, ci racconta i dettagli della scelta del percorso espositivo e gli ultimi anni della vita del Maestro del Rinascimento.

La lettera a Papa Leone X

Francesco Paolo di Teodoro, co-curatore della mostra “Raffaello 1520-1483” ci parla della Lettera a Leone X scritta da Raffaello e Baldassarre Castiglione e dell’importanza che questo documento riveste nella storia dell’arte.

Raffaello e l’Antico

Vincenzo Farinella, co-curatore della mostra “Raffaello 1520-1483”, ci illustra lo stretto rapporto tra Raffaello e l’antichità.

Raffaello e Giulio Romano

Achim Gnann, curatore arte italiana dell’Albertina di Vienna e membro del comitato scientifico della mostra “Raffaello 1520-1483”, ci parla del rapporto tra Raffaello ei suoi allievi e, in particolare, Giulio Romano.

Informazioni sulla mostra “Raffaello 500” al seguente Link.

Formatesi presso l’Università degli Studi di Torino, dove ha conseguito la laurea triennale in Scienze dei Beni Culturali e la specialistica-magistrale in Storia del Patrimonio Archeologico e Storico-Artistico, si è specializzata all’Università degli Studi di Milano diplomandosi in Beni Archeologici. Libero professionista, si occupa di archeologia informatica e virtual heritage, allestimenti museali, grafica 2d e prodotti multimediali applicati ai Beni Culturali. Collabora con diversi enti pubblici e privati nell’ambito di progetti relativi la ricerca, valorizzazione, comunicazione e promozione dei Beni Culturali. Si occupa della creazione di percorsi culturali relativi all’intera Penisola italiana e dello sviluppo di contenuti (creazione di testi e produzione fotografica) per pubblicazioni cartacee e virtuali. Tra i suoi interessi di studio si hanno lo sviluppo di nuove tecniche e mezzi di comunicazione per la valorizzazione dei Beni Culturali e l’evoluzione della simbologia del potere tra Tardoantico e Altomedioevo.

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